Casato De-la-Roche
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Storia di Famiglia (versione depositata in C.d.A.)

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Messaggio  Sir.Johnny Mar Ago 10, 2010 2:13 am

Storia del Casato De-la-Roche

Ottone de la Roche, un condottiero borgognone già feudatario della Franca Contea, grazie a Bonifacio del Monferrato fu il primo duca di Atene. Il titolo però venne riconosciuto ufficialmente solo nel 1280.
Il Ducato di Atene fu uno degli Stati crociati costituito in Grecia dopo la Quarta crociata (1205) dopo la conquista dell'Impero Bizantino. La capitale del Ducato venne fissata a Tebe e mantenne una certa importanza fino alla conquista turca del 1460.
Atene inizialmente era un vassallo del Regno di Tessalonica, ma dopo la cattura del regno da parte del bizantino Teodoro Ducas despota dell'Epiro, il Ducato divenne vassallo del Principato d'Acaia. Il Ducato occupava la penisola attica e si estendeva anche su parte della Macedonia, ma non possedeva le isole del Mare Egeo che costituivano un possedimento veneziano. Gli edifici dell'Acropoli di Atene fungevano da palazzo per i duchi.
Il Ducato venne retto dalla famiglia de la Roche fino al 1308 cioè alla morte di Guido II de la Roche
Succedette nella carica alla morte del padre, il duca Guglielmo I de la Roche, in un periodo in cui il Ducato di Atene aveva superato il Principato di Acaia in ricchezza, potenza e importanza. Data la sua minore età, inizialmente fu posto sotto la reggenza di sua madre, Elena Angelina Comnena, la quale fu obbligata a sottomettersi a Isabella di Villehardouin, Principessa di Acaia, nel dicembre 1289. Quando Elena sposò Ugo di Brienne, nel 1291, questi divenne balivo del ducato. Nel 1296 Guido raggiunse la maggiore età, e fece omaggio a Isabella e a suo marito, Florent de Hainaut.
Nel 1299 si fidanzò con Matilde di Hainault, figlia di Isabella e Florent, ma re Carlo II d'Angiò obiettò che non gli fosse stato chiesto il permesso; papa Bonifacio VIII intervenne nella disputa al fianco della giovane coppia.
Nel 1307 fu nominato balivo di Acaia dal suo nuovo signore, Filippo I di Taranto: governò bene, ma per appena un anno, in quanto morì il 5 ottobre 1308. Ufficialmente non lasciò eredi, e la linea dei duchi De la Roche si estinse ma una leggenda vuole che nella relazione con Matilde di Hainault nacque Guglielmo II de la Roche, chiamato cosi in onore del 4° Duca di Atene.
Il figlio fu affidato sin da piccolo nelle cure della chiesa che lo nascose in un monastero in sicilia e lo accudì fino alla maggiore età. Probabilmente ebbe una vita umile, lontana dagli sfarzi dei suoi predecessori. La leggenda vuole infatti che sposò la figlia di un pescatore, che diede alla luce due figli e assieme alla sua famigliola visse in tranquillità sulle coste siciliane.
Per trovare un altro antenato dobbiamo saltare la storia del casato di un centinaio di anni. Infatti nei manoscritti antichi compare il nome Estienne de la Roche, professore di aritmetica e possidente terriero. Egli nacque a Lione, ma la sua famiglia possedeva anche delle proprietà a Villefranche-sur-Saône, dove egli visse durante la sua gioventù. Egli quindi fu conosciuto anche come Estienne de Villefranche.
Egli studiò matematica con Nicolas Chuquet. Egli venne in possesso del manoscritto di Chuquet ed è probabile che La Roche fosse in buoni rapporti con Chuquet stesso. Insegnò matematica per il commercio a Lione per 25 anni. E' ricordato oggi come un professore di aritmetica (a quel tempo, "Master of Figures" (Maestro delle Cifre)). Nel 1420, pubblicò l'Arismetique nouellement composée, opera che in quell'epoca venne considerata come un eccellente libro di algebra; in particolare in essa veniva usata una elegante notazione per le potenze, le radici quadrate e le radici di altra natura. Egli ebbe ben sei figli di cui tre bimbe, Amanda, Eloise e Isabella e tre figli maschi, Serpanza e Desk e Francesco Quirico.
Sua moglie morì ancora giovane dopo il parto dell'ultimo figlio, lui invece mori all’età di 60 anni dopo una vita dedicata ai suoi figli.
La prima figlia Amanda nacque nell'1427 e all'età di 16 anni si sposò con un mercante francese molto facoltoso che si innamorò di lei in uno dei suoi viaggi in Sicilia, dove nel frattempo Estienne era tornato per acquistare una residenza estiva e dei terreni da coltivare grazie ai ducati guadagnati con le sue opere letterarie.
Rimasta presto orfana da parte di madre, Amanda era rimasta da alcune zie sicule, per imparare le buone maniere e venne presto inserita nella vita patrizia. Nei primi tempi si occupò degli affari, della casa che aveva ereditato alla morte del padre e della prole numerosissima che di anno in anno partoriva.
La seconda figlia, Eloise nacque nel 1443, era molto portata per la vita di salotto e crebbe nelle comodità di corte. Ancora giovane sposò il duca Don Teodoro D’Avalos e diede alla luce Melissa D’Avalos de la Roche.
Il quarto figlio di Estienne, Desk, da giovane fu un bambino esemplare e pieno di amore, amato da tutto il paesino. Gli piacevano molto i lavori manuali delle campagne, l'aria aperta, la natura ed il silenzio. Cercava sempre di essere utile e aiutò molto il padre in un periodo buio dominato dalla malattia di sua mamma. Quando ella mori, si mise in viaggio in cerca di risposte. Dopo aver girovagato per un pò nello SRING ed aver incontrato persone di ogni tipo, aver vissuto esperienze al limite e aver cercato quel briciolo di felicità che tanto gli mancava, si fermò ad Orbetello dove ricevette la vocazione. Prese i voti e si fece prete. Da quel giorno non si ebbero più sue notizie ma si presume che se è ancor vivo, debba essere all'incirca centenario o giù di li.
L'ultimo figlio Francesco Quirino nacque in tenera età in un borgo turrito della padania superiore, ultimo di 4 figli di fu sempre dedito al lavoro e alla preghiera.
La sua vita si svolse serenamante senza grossi traumi (a parte la mancanza della mamma morta quando lo diede alla luce) perchè suo padre gli fu vicino fino alla fine. Egli si perfeziono' in arti culinarie ed enogastronomiche. Alla morte del padre si trasferì,a Gaeta dove coltiva grano .. con discreto successo,.. e allevava pecore... che però non gli diedero mai grandi soddisfazioni.
Nel frattempo Amanda De-la-Roche, era diventata madre di otto figli, quattro maschi e quattro femmine e stufa della vita di palazzo, si era messa e seguire l'ormai vecchio e attempato marito nei suoi viaggi d'affari che lo portavano dall'Oriente al Portogallo, da Malta alla Danimarca.
Pultroppo in uno di questi viaggi i due furono attaccati da un brigante e vemmero uccisi brutalmente dopo essere stati derubati.
In seguito alla morte dei genitori Ludovica Verdiana, la maggiore dei fratelli De la Roche insieme al fratello gemello Jean Leonard,
si fece carico della famiglia.
Jean Leonard, animo libero e ribelle, era un bellissimo ragazzo dalla forte personalità, quando appena maggiorenne aveva avuto la possibilità di partire si era messo in viaggio alla ricerca di mille avventure e spinto dalla sua forte fede aristotelica, si era arruolato con l'Ordine Templari a cui dedico la sua vita, partecipò a molte Guerre e ad una Crociata. Nei suoi viaggi ebbe due figli da due donne diverse che prontamentè affidò alla gemella rimasta a casa.
Aveva lasciato a Verdiana la gestione di tutti gli averi e i possedimenti di famiglia, nonchè le respondabilità verso i fratelli e le sorelle più piccole, ma ad un certo punto, quando gli fu evidente la brutalità nascosta nell'animo umano, ripose per sempre la sua fidata spada, ritornò a Gaeta e, iniziò a studiare teologia e filosofia, pronto a servire Aristotele in altro modo, oltre a coadiuvare la sorella nella gestione del patrimonio De la Roche.
Uno degli zii da parte di padre ancora celibi, Francesco Quirico conosciuto come Fra.r, decise di trasferirsi a palazzo De la Roche
per occuparsi dei nipoti a cui era profondamente legnato, fu così che decise di adottarli e considerarli come figli propri...
Nel 1456 Ludovica sposò Jack Montecchi, da questa unione nacque una figlia Francesca Giordana. Il matrimonio finì non appena Ludovica espresse il desiderio di intraprendere la politica. Si ritrovò sola con una figlia piccola, le sue respinsabilità aumentavano ancora
di più, ma questo non la fermò.Nel maggio 1457 finalmente aveva trovato un posto in Consiglio di TdL, prima come Prefetto e dopo come Giudice... tutto era perfetto e alla fine del suo mandato da Giudice, l'allora Principe la volle premiare facendo il suo nome all'illustre Collegio dell'Araldica per ricevere un titolo nobiliare. Finalmente nell'ottobre dello stesso anno divenne la Viscontessa di Fratte. In quel tempo la figlia si ammalò gravemente e in poco tempo morì lasciando in ludovica un enorme vuoto. Gli anni passavano e le disgrazie colpirono la famiglia portandosi via prima Tonimontana, Mascolino ed infine la piccola delle sorelle De la Roche, Baghy. Questo segnarono profondamente lo stato d'animo di Ludovica e di tutti i componenti della famiglia, quegli eventi riportarono alla luce il profondo dolore che Ludovica provava per la perdita della figlioletta...fu così che decise di adottare Arminia Rebecca, giovane fanciulla che aveva vissuto la stessa sua tragedia quando perse i genitori. Arrivò anche per lei il momento di rifarsi una vita, Sonia e Mari erano ormai fanciulle in età da marito, Jean Leonard era diventato un uomo responsabile e il piccolo Maximilian Alexander riusciva a cavarsela benissimo da solo... fu così che Ludovica prese a viaggiare e che conobbe Ferdinand Ridolfi, da questa relazione nacque la piccola Eleonor Nadine Julia Ridolfi che tutti chiamavano Syan. Anche questa storia d'amore con Ferdinand naufragò. Da li la decisione di mollare tutto, politica compresa, dedicandosi alla sua vita privata, fatta di alti e bassi e da interminabili delusioni, ma forte come era riusciva sempre a
rialzarsi e ricominciare. Viaggiò molto, raggiunse il nord Italia Treviso, passò mesi meravigliosi, per poi nel febbraio 1458 rimettersi in viaggio per Massa...un'improvvisa guerra contro Genova la tenne occupata li per vari mesi, proprio li a Massa conobbe Friederich di Monforte, un'animo ribelle come lei che la fece innamorare perdutamente. Finalmente la guerra era finita, felici ritornarono nella propria terra, dove decisero finalmente di sposarsi e coronare la loro storia d'amore. Finalmente il 26/07/1458 il loro sogno si corona...Ludovica e Friederich finalmente si sposano in quel di Pontecorvo, da li l'inizio di una nuova vita a due e un futuro ancora da costruire.
Esemplare, rosee a piena di soffisfazioni è anche la storia di
Sonai Elisabeth che, bionda giovane e bella si stanziò a Pontecorvo. Qui diede il suo contributo alla cittadina e si prese cura dei bambini facendo il mestiere di tutor. Quando finalmente incontrò il suo principe azzurro, Cesare David, chiamato da tutti Cerbottana in una novembrina giornata del 1455 convolò a nozze e da questo matrimonio durante la notte del 7 dicembre nacquero due gemelline Matilde Sofia Spadalfieri De la Roche detta Egocentrica ed Eleonora Sofia Spadalfieri De la Roche detta Agapheys. Il 3 giugno 1458 nasce il loro primo figlio maschio, il suo nome è Leonard David Spadalfieri.
Gli anni passano, le famiglie si allargano e cosi le due figlie di Sonia diventano grandi e incantano con la loro bellezza e la loro semplicità. Matilde Sofia convola a nozze con Federico Crescenzi di Colfiorito e diventa mamma subito dopo di Giobbe Lanc David Crescenzi di Colfiorito che nascendo il 1 giugno 1458 diventa il più giovane componente del glorioso casato De-La-Roche

Gaeta, addì 30 luglio 1458
Sir.Johnny
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